L’elezione del nuovo presidente CIDA Stefano Cuzzilla e la dirigenza che lo affiancherà sarà finalizzata a un nuovo modello di governance più funzionale e incisivo. Le priorità: fisco, pensioni, sanità, rapporti con i territori, politiche industriali e inclusive, rappresentatività in ambito europeo
Stefano Cuzzilla è il nuovo Presidente di CIDA, la rappresentanza sindacale per la dirigenza e le alte professionalità di tutti i settori socio produttivi, pubblici e privati, che vanta un network di 10 federazioni e rappresenta circa 1 milione di dirigenti, attraverso i CCNL sottoscritti. L’assemblea nazionale, riunitasi oggi, lo ha eletto all’unanimità.
Lo affiancheranno in questo importante percorso di rinnovamento: Mario Mantovani (Presidente Manageritalia), Giorgio Rembado (Presidente FpCida) e Guido Quici (Presidente Federazione Cimo Fesmed) in qualità di Vicepresidenti. Maurizio Argentieri (Sindirettivo Banca Centrale) assume la carica di Tesoriere.
“Ringrazio il Presidente Mantovani, che mi ha preceduto in questo incarico e i Vicepresidenti uscenti Melega e Cianfriglia, per il lavoro svolto nello scorso mandato. Quello che mi è stato affidato è un compito di grande responsabilità ma so di potere contare su una grande squadra. Insieme costruiremo un programma di interventi condivisi, che sappia interpretare l’evoluzione dell’agenda politica e le esigenze delle nostre organizzazioni oltre che delle sedi territoriali, e lo faremo insieme con un nuovo modello di governance che esalta il ruolo del Consiglio dei Presidenti, supportati da tre Vice Presidenti.” commenta il neo-Presidente Stefano Cuzzilla
“Sono convinto che la nostra Confederazione diventerà decisiva per accelerare il cambiamento necessario al Paese” prosegue il neo-Presidente “Questa sfida si vince con il contributo di tutti, non basta un uomo solo al comando. Siamo quindi pronti a unire le forze per lavorare con orgoglio all’Italia che vogliamo, perché lavorare insieme significa vincere insieme. Per ricambiare la fiducia che mi è stata data mi impegnerò da subito con entusiasmo, fissando come parole d’ordine, responsabilità e coraggio. Concetti indispensabili per aprire a CIDA le porte di una nuova stagione” conclude Cuzzilla.
“Favorire un’azione di accreditamento istituzionale che risponda alle istanze di dirigenti e alte professionalità. È questo l’obiettivo prioritario della nuova gestione di CIDA che, con uno sguardo attento al futuro, deve diventare protagonista del dibattito pubblico sulle politiche economiche e sociali del Paese” ha esordito il neo-Presidente Stefano Cuzzilla che, ringraziando l’assemblea nazionale di CIDA per la fiducia accordata, evidenzia come la difficile situazione che stiamo vivendo ci imponga di agire in modo nuovo e repentino.
“Le tre crisi – bellica, energetica e pandemica – che oggi impattano fortemente sul nostro sistema – continua Cuzzilla – rendono il compito che ci attende più complesso, ma ci offrono anche la grande opportunità di essere gli architetti di una ricostruzione etica, morale, civile e culturale dell’Italia. Lo dico con grande senso di responsabilità perché, e lo voglio sottolineare, la dirigenza e le alte professionalità sono la spina dorsale di questo Paese”.
“Fisco, pensioni, sanità, rapporti con i territori, politiche inclusive e rappresentatività in ambito europeo: sono questi i cardini su cui lavoreremo, con un nuovo modello di governance più funzionale e incisivo, non solo a vantaggio dell’intero sistema produttivo, ma anche e soprattutto per favorire un reale cambio di passo. La Confederazione – conclude il neo-Presidente – deve diventare una comune piattaforma di azione a livello nazionale e regionale, dove proposte di qualità vengano elaborate tempestivamente e avanzate ai diretti interlocutori. Istituzioni in primis”.
Stefano Cuzzilla, neo Presidente di CIDA, è anche Presidente nazionale di Federmanager dal maggio 2015 e Presidente di 4.Manager, l’associazione costituita da Federmanager e Confindustria. Da maggio 2021 è Consigliere di amministrazione del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A.
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