Adepp chiude l’anno con più iscritti, più pensionati attivi, più redditi, più parità di genere, più azioni di welfare sia assistenziale che strategico e più patrimonio, che supera gli 87 miliardi di euro
L’IX Rapporto annuale sulla Previdenza presentato lo scorso 11 dicembre porta il segno positivo. Nel 2018, la spesa complessiva per welfare ammonta a 509 milioni di euro. Nell’ultimo anno si può notare una forte crescita delle prestazioni a sostegno degli iscritti ed una diminuzione delle indennità di maternità e delle polizze sanitarie.
Vediamo nel dettaglio alcuni dati contenuti nella nona edizione dello studio:
Dal 2005 al 2018, ad esempio, gli iscritti alle Casse sono aumentati del 26% arrivando a 1milione e 650mila unità. Ogni 1.000 abitanti, 27 sono iscritti alle casse di previdenza private. I liberi professionisti rappresentano circa il 6% dei lavoratori italiani. Come dimostrato dal resoconto pubblicato sul sito, la maggior parte rientra nella fascia d’età tra i 40 e i 60 anni (circa il 53%). I nuovi iscritti sono al 51% donne e sempre le donne rappresentano il 40% del totale. Le donne tra gli “under 40” sono circa il 53%. Gli “over 60” sono passati dal 10% al 19%. Iscritti attivi aumentati del 23%. Cresce l’età media degli iscritti, quindi, di pari passo con l’aumento dell’età media dei lavoratori italiani. I Pensionati attivi aumentati di più del 100%.
Il dato emerso è che è in atto la “femminilizzazione” delle professioni così come è evidente che le donne entrano prima degli uomini nel mercato del lavoro. Si laureano prima e si iscrivono prima alla propria Cassa di previdenza. Tuttavia, anche se i redditi aumentano (+3%), le donne continuano a subire il pay gap. Le libere professioniste dichiarano in media il 45% in meno dei loro colleghi uomini. La media dei redditi tra le donne è di circa 24 mila euro mentre quella tra gli uomini di 43 mila euro. I liberi professionisti uomini “under 40” guadagnano 1/3 dei loro colleghi over 50 così come permane il gap territoriale: i redditi più alti vengono dichiarati dai professionisti in Trentino Alto Adige (circa 54mila euro annui), quelli più bassi in Calabria dove un professionista dichiara poco meno di 20mila euro
Tra gli iscritti alle Casse di Previdenza Privata vi sono anche professionisti dipendenti (ENPAM, INPGI, ENPAIA). Negli ultimi 14 anni, a differenza dei loro colleghi indipendenti, il loro reddito è cresciuto, in termini reali dell’11%.
A questi dati si aggiungono:
Le entrate contributive, pari a 10,3 miliardi di euro, sono aumentate dell’91% in 14 anni. Il numero di prestazioni è aumentato del 45%, gli importi erogati del 84%. 6,6 miliardi di euro. 562.000 prestazioni per 425.000 pensionati.
L’educazione finanziaria potenzia il welfare aziendale
Novembre 18, 2024